170 ANNI DI STORIA DEL TESSUTO WAX! Scopri la VLISCO scelta per l'esclusiva collezione "LILOU".

AFROCHIC quest'anno ha voluto fortemente selezionare alcuni dei preziosi tessuti dell'azienda olandese VLISCO per il suo immenso patrimonio di disegni derivanti dall'essere leader nel settore da oltre 170 anni.

La VLISCO ha fatto la storia dei WAX!

Il 15 Agosto del 1846 la P.A. Sutorius & Co. è rinominata P.F. van Vlissingen & Co. (now known as Vlisco).

Nel 1844 Pieter Fentener van Vlissingen prende le redini dell'azienda di famiglia situata a Helmond, in Olanda. 

Aveva solo 20 anni ed era a capo di 50 impiegati, aveva acquistato una nuovissima macchina per stampa a blocchi e tanti sogni. Pieter voleva competere con le più grandi realtà internazionali come le aziende inglesi situate a Manchester e le francesi. Il suo sogno era realistico perchè in quegli anni l'economia si stava espandendo con una grande richiesta di tessuti in cotone stampato. 

 La stampa industriale del cotone 

La rivoluzione industriale ha dato una forte spinta all'innovazione nell'industria tessile: il processo di stampa del cotone fu meccanizzato accelerando i tempi di produzione. 

Lo zio di Pieter un certo Frits possedeva una piantagione di zucchero sull'isola di Java allora sotto la dominazione olandese. Nel 1852 Frits visitò una piccola azienda a sud dell'isola dove uomini e donne disegnavano sul tessuto con la tecnica di riserva a cera, conosciuta come batik e rimase impressionato dalla qualità dei tessuti. Così spedì dei campioni al nipote ad Heldmond.

WAX E COLORI

Nel batik un artigiano poteva lavorare mesi per realizzare un solo sarong con costi molto alti. Se si fosse riusciti a produrre un wax industriale sicuramente si sarebbero aperte le strade del successo perché il mercato richiedeva abiti tradizionali come sarongs, slendangs e turbanti ad un prezzo più abbordabile. Frits ebbe la giusta intuizione di business e fece notare al nipote l'importanza del colore e della sua simbologia. Alcuni colori facevano riferimento alle caste sociali, altri come il bianco alla morte e la fantasia chiamata "parang"era legata a dei rituali e cerimonie. 

La Javanaise

 La famiglia Vlissingen non copiò solamente i batik al contrario Jean Baptiste Theodore Prévinaire passò anni e anni di studio nel suo laboratorio per creare una macchina per stampare chiamata ‘La Javanaise’. Nel 1854 la macchina era pronta e la tecnica fu tenuta segreta fino al  1910. 

I coloristi cercavano strenuamente di arrivare al colore preciso e perfetto cosa molto difficile usando colori naturali come l'indigo e il "rosso tacchino" ricavato dalle radici di robbia.   

 

Nel 1864 più di 250 persone lavoravano per la Vlisco. 

Ad oggi la Vlisco rimane la più importante azienda di tessuti stampati wax con un'attenzione particolare al mondo del colore. I coloristi della Vlisco sono tra i migliori al mondo e anche il suo ufficio stile annovera grandi designer.

 

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